“I Saltimbanchi” di Gustav Doré: uno straziante paradosso

I Saltimbanchi di Gustav Doré.

I “Saltimbanchi” è un dipinto del 1874 dell’artista francese Gustave Doré, olio su tela, 224 x 184 cm, che è conservato al Museo d’Arte Roger-Quilliot, a Clermont-Ferrand. Un’opera che mi ha colpito molto perché straziante, ma anche per l’analogia con la vita di tutti i giorni. La mia non è una recensione, ma è la condivisione di un sentimento, un’esperienza.

L’opera è la rappresentazione profonda e straziante di una famiglia di acrobati del circo che subisce un dramma, perché il piccolo figlio resta ferito alla testa durante uno spettacolo, probabilmente in modo mortale, e giace sofferente e sanguinante tra le braccia strette della madre addolorata e sotto lo sguardo attonito e impotente del padre.

Nelle loro lacrime illuminate dalla luce, si svela il paradosso della vita da circensi: clown, acrobati, giocolieri, domatori, animali anche, tutti mascherati e truccati per far sorridere, ridere, intrattenere lo spettatore, ma dietro quella maschera e dietro la tenda si nasconde la vita reale, così come i sentimenti e le emozioni. Ci sono poi elementi simboli da interpretare come delle carte precise da gioco, il gufo e molto altro, ma ora mi interessa focalizzarmi sui tre. Per me, quella situazione rappresenta davvero il paradosso della vita quotidiana.

Gustav Doré è stato un pittore e incisore francese. Disegnatore e litografo, noto ad esempio per le sue illustrazioni della Divina Commedia di Dante Alighieri, Don Chisciotte de la Mancia di Miguel Cervantes, Paradiso Perduto di John Milton, L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, Il Corvo e altre poesie di Edgar Allan Poe. Le sue incisioni rispecchiano un gusto romantico, accostato a una visione epica e drammatica.

Autodidatta colto ed entusiasta, già a sei anni rivelò una forte inclinazione per il disegno; la sua primissima esperienza artistica si ha tuttavia all’età di quindici anni, quando si mise a pubblicare disegni per il giornale La caricature. Formatosi al Louvre, tra il 1847 e il 1854 Gustav Doré eseguì una cospicua mole di caricature e litografie, affermandosi rapidamente per le sue doti tecniche e artistiche.

Per approfondire: wikipedia.org/wiki/Gustave_Doré

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