Personalmente ho letto da poco il vol. 1 che ho amato molto da subito. 🤩
La scrittura di Constance è essenziale e di impatto.
Un linguaggio semplice e cristallino che accarezza l’Anima.
Le frasi sono brevi e perfettamente in grado di accompagnarti nella profondità della storia in cui si intrecciano le storie dei diversi personaggi, che si fanno via via sempre più avvincenti e si intrecciano in un gioco continuo di suspence e colpi di scena.
La lettura è talmente scorrevole che ho letto il libro in pochissimo tempo (a differenza dei miei usuali tempi biblici!) e questo anche perché le emozioni dei protagonisti sono così vive che è molto difficile non identificarsi nelle loro avventure e soprattutto nei loro conflitti interiori che un po’ ognuno di noi facilmente può trovare familiari.
Sinossi dal Vol. 1 – Il Patto
Cain è un Ingannatore di anime. Non prova sentimenti. È inquieto, ribelle e non conosce l’umiliazione della sconfitta.
Incuriosito, il ragazzo si mette sulle sue tracce e le ruba l’anima per mezzo di un vile ricatto finché, dopo aver rischiato la morte per mano della Milizia degli Arcangeli in una battaglia e aver subito indicibili sofferenze nel corpo, dovrà fare i conti con una lenta e dolorosa presa di coscienza che lo porterà a scoprire di essere attratto da Alexandra.
Info su volume 1: https://bit.ly/2LlygnC
Qualcosa era già cambiato nell’Ingannatore di anime, facendogli provare sentimenti sconosciuti.
Col tempo, aveva imparato a gestirli. Era in grado di seppellire quelle sensazioni e di ignorare i segnali del cambiamento, mantenendo il controllo. Ma ora non può più fingere.
Una terribile tragedia giunta come un fulmine a ciel sereno è il fattore scatenante che getta l’Ingannatore di anime nel caos.
Per la prima volta è costretto a chiedere aiuto. Da solo non può farcela e non riesce più a tenere a freno l’attrazione che prova nei confronti di Alexandra.
La vuole disperatamente. Anche se è sbagliato.
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La mia percezione dei due protagonisti
La protagonista femminile, Alexandra apparentemente è una ragazza insicura con il costante bisogno di protezione ma in realtà si tratta solo di confusione.
E’ cresciuta percependo un mondo oltre l’umano che pensa di non conoscere e di non saper gestire soprattutto perché chi l’ha educata l’ha voluta convincere che si trattasse del frutto della sua pazzia, con tutta una serie di conseguenze…
Col procedere della storia e in più di qualche situazione rischiosa, Alexandra dimostra di essere al contrario molto coraggiosa e cocciuta.
E’ capace di imporsi con una notevole potenza ogni volta che segue ciò che sente invece di dare retta alla sua mente sabotante o a chi tenta di scoraggiarla.
La cocciutaggine e l’orgoglio sono fin dall’inizio ciò che la accomunano a Cain, il protagonista per eccellenza della trilogia, un un mezzo demone privo di sentimenti che in realtà è molto più umano di quello che vuol lasciar intendere ed il fatto che sia sopravvissuto ad un evento straziante per mano dalla Luce, dà un bell’indizio su qualità che probabilmente si manifesteranno nei volumi successivi.
Entrambi i protagonisti vivono dunque dei conflitti interiori che nascono dal volersi autoaffermare.
Soprattutto in Cain c’è la disperata ricerca di voler determinare una identità precisa oltre le mezze-nature.
E’ disposto a tutto pur di diventare un demone completo, finché i suoi piani vengono sconvolti da una serie di “imprevisti” che lo gettano nella frustrazione e un evento tragico fa da innesco, facendo scattare in lui emozioni e sentimenti per lui ingestibili.
Le due fazioni
Le vicissitudini dei due protagonisti si inseriscono in un contesto in cui si scontrano due fazioni contrapposte: angeli vs. demoni.
Ciò che mi ha colpito profondamente è la dimensione umana che le due fazioni man mano vanno ad assumere grazie al loro svelarsi vulnerabili.
Vivendo sul piano dell’umanità mostrano i loro punti deboli e forse cominciano a mettersi (chi più chi meno) nei panni delle “scimmie” umane che arrancano, vivono gioie e paure e sono disposte a vendersi per sopravvivere.
L’aspetto umano può sembrare solo un difetto ma in realtà è proprio la metà umana di Alexandra e di Cain a fare da elemento unificatore delle fazioni ed è lei stessa che con la sua sensibilità femminile fa leva sull’aspetto umano per convincere Cain che sarà proprio grazie questo che lui si salverà dalla mancanza di amore e dalla violenza e, aggiungo io, dall’autodistruzione a cui ogni volta sembra essere vicino.
Il resto… sta a voi scoprirlo! Io mi sto avventurando nel secondo volume. 😀