Giancarlo Soprano, classe 1948, è uno dei più prolifici e importanti artisti del territorio veliterno, nella provincia sud di Roma, con attività e collaborazioni in Italia e all’estero. L’ho intervistato. Buona lettura!
Scultore specializzato in particolare nella realizzazione di opere in bronzo, Soprano ha manifestato le sue doti nel disegno fin dall’età di otto anni, alla scuola elementare, dove il maestro Palermo, avendo notato il suo talento, organizzava mostre con suoi lavori. Il percorso di studio lo ha portato poi alla formazione in Scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma, con il maestro Pericle Fazzini.
La sua produzione si è indirizzata verso un filone celebrativo, con la realizzazione di sculture monumentali; vetrate in vetro colorato e porte bronzee a carattere religioso, illustranti episodi delle Sacre Scritture.
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Tra i suoi lavori: la Porta Santa della Misericordia per la Cattedrale di San Clemente a Velletri, realizzata per il Giubileo straordinario del 2016; la Porta per il santuario della Cruz de Tercer Milenio in Cile.
Tra le statue in bronzo: ci sono l’Ottaviano Augusto e lo Stefano Borgia sulle scale del Palazzo Comunale di Velletri; il Salvo D’Acquisto, alto tre metri e sette centimetri, a Cisterna. Numerosi sono i ritratti per committenze private. Il primo lavoro conosciuto realizzato da Soprano in bronzo è stato il bassorilievo di Padre Italo Laracca custodito nella Sala delle Lapidi del Comune.
Soprano ha anche collaborato con artisti del mondo del Cinema, come il fotografo Vittorio Storaro, per il film “Giordano Bruno” con Gian Maria Volonté (1973), e Dario Argento, realizzando sculture per le scenografie, ad esempio per il film “L’uccello dalle piume di cristallo” (1970). Con la sua installazione dal titolo “La valigia degli angoli retti”, presso la residenza-studio dell’artista Claudio Marini ha preso parte all’evento collettivo di Arte Contemporanea “Arte nell’Orto”.
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Ho dialogato con Giancarlo Soprano nell’angolo adibito ad area di lavoro nella sua casa, dove disegna e conserva i suoi bozzetti di cui ci illustra alcuni di quelli più significativi, proprio come la Porta della Misericordia della nostra Cattedrale, commissionatagli dal Vescovo:
«I bozzetti disegnati sono stati fatti tre volte, con alcune modifiche. Sulla Porta sono ritratte varie scene di misericordia, con vari personaggi, come il “dar da mangiare agli assetati e affamati” insieme, e “l’insegnamento ai bambini e agli adulti”. Da una parte immagini spirituali, dall’altra corporali.
All’inizio il Vescovo mi ha dato un elenco dei Santi patroni delle cittadine della Diocesi del territorio. Ad esempio, San Clemente per noi, che ho messo per primo, San Bruno per Segni. Poi c’è stato qualche cambiamento».
Dopo lo scorrere di vari bozzetti a carattere religioso e non, come la decorazione con una scena del Cristo Risorto che compare ai discepoli, per una chiesetta, su richiesta di don Angelo Mancini, Giancarlo Soprano ci ha mostrato anche un bozzetto realizzato per un concorso per uno spazio del Museo Nazionale delle Arti Maxxi:
«Siccome Roma è piena di rovine, in questo caso ho fatto un arco caduto, che fa anche un po’ da nave e sarebbe stato nel giardino, imponente.
È uno specchio, un metallo spesso, lucidato e cromato che riflette il cielo, quindi è un arcobaleno che è caduto, con vari pezzi sparsi intorno».

Certamente non abbiamo dimenticato le due statue monumentali fuori del Palazzo del Comune, che rappresentano sulla destra il cardinale Stefano Borgia e sulla sinistra che guarda verso Est, Ottaviano Augusto, entrambi seduti:
«Chiaramente sono statue che ho fatto senza un modello. Di Stefano Borgia ho creato un’immagine riflessiva, intelligente, più definita nei lineamenti rispetto ad alcuni ritratti dipinti.

Nella sua mano avevo messo una matita Conté, quella di legno con la mina (chiamata così dal suo inventore Nicolas-Jacques Conté ndr), che purtroppo hanno rubato, non so come l’abbiano smontata o spezzata. Ottaviano non è in piedi, in posizione imponente, con una corazza, ma sta seduto e guarda verso le terre d’Oriente, nel periodo in cui Roma stava ancora affrontando i Parti, ossia i Persiani».
Tra le realizzazioni legate agli usi e costumi del nostro territorio, Giancarlo Soprano è notoriamente il creatore della maschera veliterna “Gurgumiello”, realizzata nel 1982 dopo una lunga ricerca storica, su commissione dell’allora assessore allo Sport e Turismo Gino Battistini in occasione del Carnevale Popolare Veliterno del 1983, divenendo una “presenza” fissa ogni anno in occasione della festa.
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Articolo pubblicato anche sul giornale l’Artemisio di Velletri, con cui collaboro.
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