Nebbia di confusione,
sudi gocce d’acqua sospese.
Alla richiesta d’un aiuto,
un albero secco
in cerca d’un motivo ancora
per resistere,
ostenta le sue braccia
indicandomi una direzione.
E da quel mantello di dubbi
che timidamente si dissolve,
urla un tetto rosso
di vitalità
custode di una casa bianca
da vestire con le tinte
delle mie scelte.
Essa è edificata
su solide fondamenta.
Così il macigno
che grava sullo stomaco,
diviene certezza di roccia
per il beneficio d’un momento
che s’era smarrito.
Serena Derea Squanquerillo
Da Fatti diVersi