Rossa.
Bianca.
Rosa.
Viola.
Immobile.
Tesa.
Convulsa.
Inerme.
Feroce.
Puerile.
Contratta.
Distesa.
Graffiante.
Grande.
Minuscola.
Gonfia.
Flaccida.
Cosciente … è così che mi ricordo le prime strette di mano dei miei figli e l’ultima stretta di mano di mia nonna, dominate dal corpo.
Ognuno di noi ha il diritto di “celebrare” la nascita della vita e l’arrivo della morte; nella prima per esorcizzare tutti i timori che si aggrappano costantemente alla novità di esperienze mai provate, nella seconda per accompagnare quel contenuto di esperienze a prendere un posto nell’eternità della memoria.
Ognuno di noi se privato di questi due riti fondamentali smarrisce la percezione biologica della ciclicità della vita ed assieme ad essa la percezione dell’adesso, del domani e del prossimamente, restando sospeso in una bolla d’aria…in un limbo.
Ognuno di noi il giorno che potrà tornare a “celebrare” rimetterà in moto il senso della vita.
Ad Emma, Pietro e Leonilde
Laura
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