Sedicesima edizione delle Giornate del Folklore Internazionale a Velletri

Le Giornate del Folklore Internazionale che si tengono ogni anno a Velletri, nella zona dei Castelli Romani a sud di Roma, sono giunte quest’anno alla sedicesima edizione e sono organizzate, nell’ambito dell’Estate Veliterna, dallo storico gruppo folk veliterno ’O Stazzo, con il patrocinio del Comune di Velletri, a cui si è aggiunto il patrocinio del Consolato della Colombia di Roma.

La prima giornata si è tenuta venerdì 26 luglio è si è aperta nel pomeriggio con la sfilata dei primi gruppi, che da piazza Mazzini, lungo il corso è giunta fino alla fine di Corso della Repubblica. La sera, in piazza Cesare Ottaviano Augusto, l’evento, presentato da Tiziana Mammucari, si è aperto con i saluti di Sabina Ponzo, presidente del gruppo ‘O Stazzo che ha onorato il ricordo del padre, il professore Giovanni Ponzo, scomparso nel 2021, fondatore e presidente per più di vent’anni del gruppo, che nel 1980 realizzò la prima edizione della grande festa dedicata al folklore locale ed estero.

Dopo i saluti dell’amministrazione comunale, c’è stato il momento degli inni nazionali e dello scambio dei doni, per cui alcuni rappresentanti dell’’O Stazzo hanno donato un presente con i rappresentanti dei Paesi che si sono esibiti. Nell’ordine, si sono esibiti accompagnati da musicisti con strumenti tradizionali: il gruppo ospite City of Roma Pipe Band, gruppo di Roma che ha eseguito classici della cultura scozzesi con le cornamuse, e poi la Serbia, State Folk Dance Ensemble Akud “Ivo Lola Riber”, con danze di corteggiamento molto elaborate; il gruppo messinese “La Madonnina”, con danze e canti legati alla cultura dei pastori e che, all’ultimo momento, ha sostituito il Kenya che ha dovuto rinunciare per motivi burocratici.

La rappresentazione del gruppo siciliano ha ospitato anche Francesca Trenta dell’associazione veliterna Il flauto magico, altro ente attento a trasmettere le nostre tradizioni e cultura. A chiusura, il gruppo del Martinica, Ballet PomKarel, tra acrobazie e danze di tipo tribale al suono dei tamburi. Tutti hanno intrattenuto il numeroso pubblico presente in piazza, che ha avuto anche la possibilità di ristorarsi con cibo e drink.

Sabato 27, dopo il tradizionale momento degli inni e dell’emozionante scambio di doni tra i rappresentanti dei gruppi, si è esibita per prima l’ospite Rosella Fanelli, italiana che per molti anni ha vissuto in India, con la danza tradizionale Kathak, di cui è l’unica insegnante italiana ad aver conseguito il master e ad avere l’autorizzazione per l’insegnamento di questa disciplina che è trasmessa direttamente da maestro ad allievo. L’artista è stata accompagnata alle percussioni tabla da Francesco Gherardi.

Successivamente si sono esibiti il Velester Folk, altro storico e attivo gruppo folk locale, con coreografie molto dinamiche e coinvolgenti, accompagnati dai musicisti con strumenti tipici della nostra tradizione, come gli organetti; Isola di Pasqua (Cile), Conjunto Tongariki, con danze indigene, piene di energia e movimenti sensuali; Colombia, Cegufolk Conservando Traducion APS, con danze indigene, con coreografie colorate e volteggianti e canti che raccontano storie. Proprio con la Colombia, la manifestazione si è conclusa in festa con un ballo collettivo che ha coinvolto sul palco i diversi gruppi, il direttivo dell’‘O Stazzo e il pubblico in piazza, ancora più numeroso della sera precedente.

Nel suo discorso di chiusura, Sabina Ponzo ha comunicato che il gruppo sta lavorando a una nuova opera teatrale da rappresentare e sta portando avanti un progetto di lavoro con le scuole ‒ attualmente una parentale ‒ per far conoscere ai giovani gli usi e costumi, la nostra cultura locale, al fine di tramandarli.

L’appuntamento è per l’anno prossimo, con la diciassettesima edizione delle Giornate del Folklore Internazionale.

Di seguito alcune immagini delle due giornate.

Mi piace (1)
Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *