Ti racconto un Disco – “Queen 2”, il secondo album delle “Regine”

Ti racconto un Disco - Queen 2, il secondo album delle "Regine"

Dopo la presentazione del primo album della band britannica, oggi iniziamo con la presentazione in parti di “Queen 2”, il secondo album in studio dell’omonimo gruppo musicale, pubblicato l’8 marzo del 1974. Anche questo lavoro è stato prodotto da Roy Thomas Baker, Robin Geoffrey Cable e dai Queen ed è stato registrato ai Trident Studios nel 1973, poco dopo la fine dei lavori per l’album di esordio. Pubblicherò qualche informazione su ogni brano di “Queen 2” e qualche curiosità. Come al solito, nessuna recensione, ma Racconti d’Arti… Buona lettura e buon ascolto!

Per la copertina, il gruppo si è ispirato a una foto dell’attrice tedesca Marlene Dietrich, tratta dal film L’angelo azzurro (1930) diretto da Josef von Sternberg. Il cantante Freddie Mercury e il fotografo Mick Rock hanno visto quest’immagine e l’hanno scelta riproducendone la posa in combinazione con  quelle degli altri tre membri della band. Da allora quell’immagine è diventata tra le più iconiche non solo del mondo della musica, ma delle citazioni in generale. Nel 1975, la stessa immagine sarà utilizzata per la produzione dell’altrettanto iconico videoclip di Bohemian Rhapsody, per l’album A Night At The Opera.

Freddie Mercury - Marlene Dietrich

Il regista Bruce Gower ha voluto fare una rivisitazione della foto dell’attrice, animando in modo particolare la copertina dell’album Queen 2, creando un nuovo genere promozionale del video musicale.

Line up nell’album

Freddie Mercury: voce leader, piano, clavicembalo.
Brian May: chitarre, piano, voce, campane.
Roger Taylor: batteria, percussioni, voce, marimba.
John Deacon: basso elettrico, chitarra acustica.

Altri interventi

Roy Thomas Baker: nacchere in The Fairy Feller’s Master-Stroke, stilofono in Seven Seas of Rhye.
Robin Cable: effetti in Nevermore.


Curiosità

Nell’album è presente sia graficamente sia concettualmente il contrasto tra il nero e il bianco: dalle immagini dei musicisti vestiti di bianco o nero, anche durante i concerti; alle due facciate/sezioni del disco LP (White side, Black side); alle canzoni (White Queen, The March Of The Black Queen). I vestiti di scena: mantelli, pantaloni di satin, stivalli con le zeppe… erano disegnati da artisti del calibro di Zandra Rhodes. Nella sezione bianca del disco, sono contenute le canzoni scritte dal chitarrista Brian May e quella del batterista Roger Taylor. Il bassista John Deacon scriverà la sua prima canzone pubblicata a partire dal successivo album Sheer Heart Attack, sempre del 1974.

Black and White

Questo è stato il primo album della band inglese a ricevere il primo Disco d’Oro nel Regno Unito e negli Stati Uniti.


Brani

White side

Testi e musiche di Brian May, eccetto dove indicato diversamente.

Procession – 1:12
Father to Son – 6:14
White Queen (As It Began) – 4:36
Some Day One Day – 4:23
The Loser in the End – 4:01 (Roger Taylor).

Black side

Testi e musiche di Freddie Mercury.

Ogre Battle – 4:08
The Fairy Feller’s Master-Stroke – 2:41
Nevermore – 1:27
The March of the Black Queen – 6:33
Funny How Love Is – 2:47
Seven Seas of Rhye – 2:50.

Il disco si apre con Procession, una traccia strumentale d’introduzione, dai toni solenni – da alcuni definiti funebri –, che sarà utilizzata per diverso tempo anche a inizio concerto. La particolarità della traccia è l’incipit con un battito di cuore e dall’uso della chitarra sovraincisa, un elemento comune a più pezzi, ispirato da band che ne ha fatto uso, come i Led Zeppelin e i The Who. Ne parlerò nel prossimo articolo attraverso le parole di Brian May

Curiosità

L’amplificatore usato per questa canzone (e non solo) è il famoso “Deaky”, l’amplificatore da un watt costruito da John Deacon, studente di ingegneria elettronica, per il chitarrista dei Queen.

Appuntamento al prossimo articolo per conoscere insieme le altre canzoni di questo album che personalmente amo molto per la sua forte citazione dei miti − di cui già ho anticipato qualcosa negli articoli precedenti −, e in cui si viene condotti attraverso una sorta di storia, di scene fiabesche collegate tra loro attraverso l’utilizzo del cross-fading, per cui da una traccia ci si immerge nella successiva.

Fonti bibliografiche e web per le informazioni nell’articolo, che ha solo scopo d’intrattenimento:

The Queen Collection – Gli speciali musicali di “Sorrisi” N.16. Arnoldo Mondadori Editore Spa (2015);
Queen, l’Enciclopedia definitiva, Georg Purvis, Arcana edizioni (2013);
Wikipedia;
… e la mia conoscenza personale.

Ti racconto un Disco
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