Dopo la presentazione delle prime tre tracce del secondo album dei Queen, “Queen 2”, oggi vi racconto dei due brani successivi di questo secondo album in studio del gruppo musicale britannico, pubblicato l’8 marzo del 1974. Come al solito, nessuna recensione, ma Racconti d’Arti… Buona lettura e buon ascolto!
I brani di oggi
Siamo ancora nella White side dell’album.
Some day One Day – 4:23 (Brian May).
Per la prima volta, Brian May, autore della canzone, ha cantato una sua composizione dove suona anche la chitarra elettrica e acustica.
Una canzone che evoca immagini di re e castelli medievali, all’inizio non ha ricevuto il giusto risalto poiché non era stata inserita nella set list dei concerti. Eseguita in chitarra acustica ed elettrica, racconta tramite la voce di May di un amore che avrebbe potuto esserci ma non si è realizzato.
Ha spiegato una volta Brian stesso: «La canzone è nata dalla mia tristezza nel constatare che, a quanto pare, sulla Terra non ci può essere un rapporto perfetto, e stavo visualizzando un luogo nell’eternità dove le cose potrebbero essere differenti».
Testo
The Loser in the End – 4:01 (Roger Taylor).
Anche in questo caso, la canzone è stata cantata dal suo autore, il batterista Roger Taylor.
Tra i temi trattati nell’album, c’è quello del passaggio di un’eredità da una generazione all’altra, così come è accaduto con la prima canzone presentata Father To Son. In questo caso, però, i toni sono aspri nei confronti della figura materna di tutto il mondo. Una botta di energia, rispetto ai brani precedenti più melodici. La voce graffiante del batterista l’ha resa ancora più di impatto. Questa canzone non è mai stata eseguita dal vivo.
Curiosità
Questo è il più vecchio esempio di testo scritto a mano nell’archivio dei Queen, che ha rischiato di essere eliminato nel 2004, insieme alla cartella originale del corso di biologia di Roger, del 1971. Un raro tesoro salvato per i posteri da un archivista attento e che presenta una terza riga alternativa a quella della versione familiare.

Testo
LEGGI GLI ARTICOLI PRECEDENTI SUI QUEEN
Fonti bibliografiche e web per le informazioni nell’articolo, che ha solo scopo d’intrattenimento:
The Queen Collection – Gli speciali musicali di “Sorrisi” N.16. Arnoldo Mondadori Editore Spa (2015);
Queen, l’Enciclopedia definitiva, Georg Purvis, Arcana edizioni (2013);
Wikipedia;
… e la mia conoscenza personale.