Un suggestivo viaggio tra gli elementi della natura, la terra e l’acqua, quello che si è svolto sabato 1 febbraio nell’Auditorium “Romina Trenta” della Casa delle Culture e della Musica di Velletri, provincia a sud di Roma, per la rassegna “Radici e Relazioni: storie di Creatività e Libertà, tra musica e parole” organizzata dall’Associazione culturale Colle Ionci, I Concerti nel Parco, in collaborazione con la FondArC (Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura “Città di Velletri”).
“Doppia traccia” è stato un doppio concerto in cui i musicisti Marco Colonna, prima, e Greg Burk, dopo, si sono esibiti proponendo un particolare repertorio di musiche da loro composte, che narrano ed evocano una connessione profonda tra la musica e l’ambiente.
“Terra” è la proposta di Marco Colonna, attivo nell’ambito della musica classica contemporanea, che si è esibito al clarinetto, clarinetto basso e finger percussions, dedicando il suo viaggio alla relazione con il “respiro della terra”, attraverso un “connubio tra memorie e archetipi sonori della nostra specie”.
Per Colonna la materia principale che mette in relazione il tutto e gli esseri umani è lo Spirito, quel soffio di cui i suoi strumenti a fiato sono una rappresentazione.
A seguire, si è esibito Greg Burk, raffinato pianista jazz statunitense da tempo residente in Italia, che si è esibito in “As a River”, con un repertorio di piano solo, tramite improvvisazioni e stravolgimenti di scaletta, interamente dedicato all’elemento acqua, la sua fluidità e capacità d’immergere l’ascoltatore in un viaggio dentro sé e in connessione con la natura.
Molto particolare l’omaggio di Burk ai popoli nativi della zona ovest degli Stati Uniti, lì dove c’è il Sequoia Park, con un pezzo in cui il musicista ha suonato sia il flauto che il pianoforte, evocando e onorando sonorità ereditate dagli indigeni.