Voglio fare una riflessione in modo civile, perché adesso mi esce così.
In questo momento mi sento triste e delusa per ciò che vedo accadere in questa situazione legata al Covid che non sta facendo altro che evidenziare, secondo me, fino all’esasperazione a quanta manipolazione negativa e a quante bugie siamo sottoposti.
Non mi interessa ora scrivere se secondo me abbia più ragione chi non nega l’esistenza del Covid ma sostiene che ci sia un terrorismo immotivato e criminale, o abbia più ragione chi vive con paura adeguandosi alla lettera a tutte le restrizioni perché ritiene che ci sia stata e ci sia ancora una situazione pericolosa.
Per non parlare di tutte le sfumature tra una “fazione” e l’altra ed i vari estremismi.
La situazione è complessa e probabilmente la verità è sempre stata un po’ nel mezzo.
A me quello che impaurisce di più, che da una parte mi rattrista e dall’altra mi fa arrabbiare, è che ci siano persone che non si pongono mai domande, che accettano e considerano vera in automatico qualsiasi informazione gli venga trasmessa dalle cosiddette fonti ufficiali e dal Governo, senza fare delle ricerche proprie e chiedere spiegazioni chiare, dal momento che fin dall’inizio c’è stato detto tutto e il contrario di tutto.
Vada per l’inizio in cui ufficialmente non si capiva di cosa si trattasse e va bene, ma a distanza di mesi dopo tante valutazioni in ambito medico e non solo, come si fa a non accorgersi che il divario all’interno delle categorie di esperti che affermano cose opposte non si sia dissolto ma stia diventando sempre più netto e “urlante?”.
Parlo di medici, ricercatori, economisti, magistrati, avvocati, esperti in comunicazione, in politica e quant’altro, non di comuni cittadini che parlano per sentito dire o tuttologia.
Non stiamo parlando di opinionisti ma di gente che ha i dati della scienza e della professione raccolti fino ad ora.
Ci sono quelli che si allineano all’operato del Governo da una parte e quelli che stanno denunciando abusi incostituzionali, bugie e il terrorismo esercitato, dall’altra.
Come si fa a non vedere, a dire che non ci siano MANIPOLAZIONI negative e BUGIE?
Se esiste una spaccatura così marcata tra gli ESPERTI, il cui confronto non è poi così sempre civile e professionale, e non se ne viene a capo, come si fa a non capire che o da una parte o dall’altra c’è qualcuno che sta mentendo e non ci dice le cose come stanno realmente?
Che interessi ci sono o meglio chi è ad avere grandi interessi economici?
Chi sta giocando davvero con le nostre vite?
E mi chiedo, perché gli esperti che non si allineano con le linee ufficiali e muovono delle obiezioni: o non vengono considerati o sono sminuiti, derisi e etichettati come complottisti, pur avendo dati alla mano? quando fino al giorno prima dell’obiezione mossa erano considerati dei grandi professionisti ma subito dopo degli idioti?
Parliamo poi di tutte le incongruenze per non dire menzogne o le omissioni documentate che stanno venendo fuori.
Come si fa a non mettere nemmeno in discussione la possibilità che ci siano delle risposte peggiori di quelle che pensiamo (speriamo) solo perché contro le nostre convinzioni?
Non solo per quanto riguarda il Covid, il presente e la storia sono costellati di esempi di cui si potrebbe parlare.
Continuiamo a commemorare eventi tragici, se non aberrazioni, del passato ma quando si tratta di muovere obiezioni decise sul presente… il buio, neanche un sospetto. Tutto lecito.
C’è chi non crede nella manipolazione in toto e posso capire che possa essere per paura, ma questa non può essere più una scusa anche perché chi accetta l’idea che le menzogne, ahimé, ci siano non ne è affatto immune.
Si tratta di essere maturi e responsabili e mettersi nella condizione di conoscere davvero ciò che accade soprattutto quando ci sono troppi conflitti.
I bambini hanno paura ma vedono perché non hanno filtri. Al massimo chiedono protezione.
Conoscere la verità è un mio diritto di cittadino e soprattutto di ESSERE UMANO e avere delle risposte chiare e complete da chi mi dovrebbe rappresentare mi permette di non essere costretta a fare delle ricerche rischiando di sbagliare e ad essere vittima dell’ignoranza.
Troppo facile demonizzare le obiezioni.
Troppo facile etichettare come complottista chi non si allinea in automatico e si fa domande.
Io in realtà ho paura di chi non si fa domande e non crede nelle manipolazioni menzognere perché ciò rovinerebbe le sicurezze del proprio nido.
Ne ho paura perché è alla luce del sole che per l’ennesima volta si è riusciti a metterci gli uni contro gli altri su una tematica, in attesa della prossima.
Sto vedendo persone che non si parlano più perché la pensano diversamente.
Se non è il frutto di una manipolazione delle coscienze questo!?
Se smetto di farmi domande, per favore, prendetemi a pizze!
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