Al Cinema Ambra di Velletri (Roma), dal 23 al 25 settembre, è stato proiettato come parte della programmazione il documentario “Volonté – L’uomo dai mille volti” di Francesco Zippel, uscito proprio a settembre e in occasione del trentennale della scomparsa del grande attore.
La prima proiezione è stata nel pomeriggio di lunedì 23 settembre, in presenza di amici ed estimatori di Volonté, in collaborazione con l’Associazione Culturale Memoria ‘900, la cui presidente Emanuela Treggiari ha ricordato l’artista, che era fortemente legato alla città di Velletri in cui ha vissuto dal 1984. Il documentario ha raccontato il percorso personale e artistico dell’attore attraverso immagini, clip, filmati inediti e le testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha lavorato insieme a lui.
La figlia Giovanna Gravina e la compagna, l’attrice Angelica Ippolito, hanno raccontato gli aspetti più personali, dal rapporto di Volonté con il padre e il contrasto con le idee politiche di quest’ultimo, agli studi di recitazione, alle sue tecniche uniche, alla capacità di entrare così autenticamente nel personaggio, da avere difficoltà a uscirne anche per diverso tempo, come è accaduto nel caso di Aldo Moro.
Gian Maria Volonté è stato un uomo e un artista profondamente intenzionato a dedicarsi a una recitazione impegnata da un punto di vista politico, sociale e civile; era un militante che sosteneva l’importanza della giustizia e la ricerca della libertà, come responsabilità di emanciparsi attraverso l’azione.
Molto toccanti sono stati le immagini e il racconto dedicati all’ultimo film “Lo sguardo di Ulisse” di Theo Angelopoulos, le cui riprese insieme all’attore sono rimaste incomplete per via della sua morte improvvisa nel 1994, in Grecia.
Durante il documentario, ci sono state anche testimonianze di attori odierni, come Pierfrancesco Favino e Valeria Golino, che hanno testimoniato quanto Volonté, con il suo stile e le sue tecniche di recitazione, sia ancora un riferimento assoluto per gli interpreti contemporanei.
